Risultati alla mano, la BeBoxe Asd rappresenta l’associazione pugilistica più vincente della provincia di Lecce. Merito dell’incessante impegno e della dedizione di Francesco Stifani, che negli ultimi anni ha allevato e allenato con grande costrutto pugili emergenti diventati campioni consumati. La società di Copertino è diventata la capitale della nobile arte organizzando eventi pugilistici indetto dalla Federazione Pugilistica Italiana, che hanno riscritto la storia della boxe pugliese. Il tecnico salentino ha fatto del pugilato l’unica vera ragione della sua vita. Si è dedicato anima e corpo alla crescita dei giovani per mezzo dello sport incentivando il movimento del guantone nostrano. In vent’anni di attività, Stifani si è distinto per capacità e competenze conducendo i suoi allievi sotto i riflettori della ribalta nazionale ed internazionale. I colori della BeBoxe presieduta da Barbara Marzo (moglie del tecnico copertinese) hanno varcato i confini italiani sia nel dilettantismo che nel professionismo. L’associazione dilettantistica sportiva fondata nel 2003 si è resa protagonista sin dai primi anni di attività facendo della continuità e della costanza le sue armi vincenti.
I CAMPIONI DELLA BEBOXE
I nomi di Dario Vangeli, Emanuele Leo, Andrea Manco, Giuseppe Carafa e dei gemelli Damiano e Nicola Cordella, sono indissolubilmente legati alla storia
della BeBoxe di Copertino. Ragazzi diventati uomini che hanno contributo in maniera sostanziale ai numerosi successi dell’associazione del duo Marzo-Stifani. A partire da Dario Vangeli, copertinese doc, che nel 2004 mise per la prima volta i guantoni sotto la guida di maestro Stifani. Il tecnico formò il classe ‘88 tracciandogli la strada verso il successo. E con i colori delle Fiamme Oro, Vangeli vinse tutto a livello dilettantistico. Nel 2011 divenne campione del mondo trionfando alla quindicesima edizione del “World Police & Fire Games”, ovvero i Campionati mondiali di boxe delle Forze di Polizia e dei Vigili del Fuoco che si svolsero a New York. Il salentino si riconfermò campione del mondo nel 2015 nell’ambito dell’edizione che si disputò a Fairfax, nello stato statunitense della Virginia. Tra i talenti di casa BeBoxe si annovera il nome di Emanuele Leo, soprannominato “Big” per la mole imponente. Nel pugilato professionistico il peso massimo è stato l’unico pugile italiano ad incrociare i guantoni con Anthony Joshua, attuale campione del mondo dei pesi massimi e star indiscussa del pugilato planetario. Prima della sconfitta in Inghilterra nel 2013 contro il gigante britannico, Leo aveva inanellato ben otto vittorie in Lega Pro Boxe facendo parlare di sé. E poi Andrea Manco. Boxeur caparbio e coraggioso. Un autentico picchiatore capace di scalare il ranking italiano sino alla conquista del titolo tricolore dei pesi medi nel 2015 contro Massimiliano Buccheri - squalificato perché risultato positivo alla Gonadotropina corionica (hCG)-Testosterone alla prova antidoping dopo il match -. Stifani ha guidato il pugile di Melissano che, nel corso degli anni, ha incrociato i guantoni con pugili del calibro di Alessandro Goddi, Roberto Bassi e Domenico Spada, quest’ultimo ex campione del mondo Silver WBC e con il quale ingaggio una sfida all’ultimo sangue nel 2017 al PalaOzan di Ugento. Campioni fatti in casa e cresciuti sotto le direttive di un maestro rigido, che si è sempre posto come una guida nei riguardi dei suoi allievi. Lo stesso destino è toccato ai fratelli Cordella. Gemelli di sangue e di guantone che, con maestro Stifani presente al loro angolo, tra i dilettanti hanno vinto campionati italiani ed europei sia nella categoria Schoolboys che Youth. Dopo i numerosi traguardi raggiunti a livello dilettantistico, per Nicola Cordella potrebbe profilarsi a breve l’ingresso nel mondo del pugilato professionistico.

GIUSEPPE CARAFA, IL CAMPIONE CHE AVANZA
Fra tutti i pugili allenati da Francesco Stifani, l’ugentino Giuseppe Carafa si sta distinguendo per trofei e titoli messi in bacheca. Il classe ‘94 è cresciuto nella BeBoxe iniziando da dilettante e proseguendo da professionista sotto l’ala protettrice di maestro Stifani. Dopo una serie di vittorie, Carafa ha vissuto un’escalation di successi conquistando tre prestigiose cinture in tre differenti categorie di peso, che l’hanno catapultato tra i pugili pugliesi più vincenti degli ultimi anni. Dotato di un’ottima tecnica e di un’annata sagacia tattica, il salentino ha fatto sua la prima cintura nel 2015 vincendo il titolo italiano Neo Pro Boxe dei superpiuma, dopo aver battuto ai punti il siciliano Giuseppe Buccello. Carafa ha continuato a combattere scalando il ranking sino alla chance per il titolo italiano in Lega Pro Boxe, che l’ha definitivamente consacrato a livello nazionale. Una chance colta al volo dal giovane rampollo di Stifani grazie alla vittoria ai punti ottenuta contro Francesco Invernizio nel 2019, questa volta nella categoria dei pesi leggeri. E nella stessa annata Carafa ha completato l’opera mettendosi intorno alla vita la cintura del titolo internazionale del Mediterraneo, a margine di un incontro tiratissimo contro l’ex campione italiano Nicola Cipolletta. In attesa di affermarsi a livello europeo, Francesco Stifani si coccola un talento costruito in casa il cui futuro è ancora tutto da scoprire.
RIFLESSIONI DI UN TECNICO NATO PER ALLENARE
“Il pugilato non forma solo degli atleti, perché prima di formare un atleta si forma la persona. Lo sport forgia e insegna e attraverso esso si cresce e si matura. Non insegno solo il combattimento, bensì il rispetto, il controllo e la disciplina - spiega Francesco Stifani -. Affinché il movimento della boxe pugliese possa crescere, sarà importante unire le forze fra le associazioni. Creare sinergie e avere un progetto comune con l’obiettivo di competere ad alti livelli. In questo sport è fondamentale formare nelle maniera corretta gli aspiranti tecnici. Ma purtroppo in Puglia molti pensano a coltivare il proprio orticello senza tenere conto della crescita del movimento a livello globale”.

Paolo Conte